La Storia di Aldo Bianzino

Aldo Bianzino e la sua compagna Roberta il 12 ottobre 2007 vengono arrestati con l’accusa di possedere e coltivare alcune piante di marijuana. Trasferiti il giorno dopo al carcere di Capanne, Roberta viene condotta in cella con altre donne, Aldo in isolamento. Da quel momento Roberta non vedrà più il suo compagno lasciato in buone condizioni di salute. La mattina seguente, domenica 14 ottobre alle 8,15 la polizia penitenziaria trova Aldo agonizzante che poco dopo muore. Di infarto secondo le prime “indiscrezioni”. Nonostante l’autopsia riveli una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello l’inchiesta sulla morte di Aldo è stata archiviata. “Cause naturali in seguito ad aneurisma” viene scritto nella sentenza. Aldo Bianzino è morto da più di due anni, Roberta si è spenta pochi mesi dopo.
In vista dell’udienza per la riapertura del caso Bianzino, che si terrà a Perugia il 28 giugno 2010 Arci e Forum Droghe di Ferrara organizzano un incontro pubblico insieme ai figli di Aldo Bianzino per mantenere alta l’attenzione su questa tragica vicenda.


Arci Ferrara | Forum Droghe Ferrara

Giovedì 22 aprile 2010 | ore 18
Cafè de la Paix | P.tta Corelli 24 | Ferrara
La storia di Aldo Bianzino
Che cosa succede nelle carceri italiane?

Incontro pubblico con:
Elia e Rudra Bianzino
Franco Corleone Forum Droghe
Fabio Anselmo Avvocato

presenta Marco Zavagli Giornalista

in collaborazione con fuoriluogo.it e Cafè de la Paix.

Scarica la cartolina: bianzino.pdf (in formato pdf)

info: veritaperaldo.noblogs.org

(via fioreblog)

Arsenico e vecchi merletti alla Sala Estense

arsenicMercoledi’ 14 Aprile 2010 Ore 21.00
I COMMEDIANTI DELLA PIEVE in
Arsenico e vecchi merletti
Adattamento e Regia di Carlo Polastri

Personaggi ed interpreti
ABBY BREWSTER Marzia Bagnoli
MARTHA BREWSTER Cinzia Benea
TEDDY BREWSTER Giorgio Bonzagni
JONATHAN BREWSTER Stefano Accorsi
MORTIMER BREWSTER Denis Cocchi
SIGNORA HARPER Paola Alberghini
ELAINE HARPER Laura Cestari
DOTTOR EINSTEIN Michele Veronesi
SIG. GIBBS Paola Alberghini
SERGENTE O’HARA Federico Baraldi
TENENTE ROONEY Alessandro Frabetti
WITHERSPOON Carlo Polastri

L’incasso dello spettacolo sarà interamente devoluto all’associazione ONLUS
“CASE DEGLI ANGELI DI DANIELE”
costo del biglietto € 10,00

Assemblea di Oltreconfine il 1 marzo 2010

E’ convocata l’assemblea di Oltreconfine il giorno lunedì 1 marzo 2010 alle ore 21.00, in seconda convocazione, presso la sede dell’ARCI, Contrada della Rosa 14.

L’assemblea avrà il seguente ordine del giorno:

1) Congresso provinciale ARCI Ferrara
2) Accoglienza Saharawi 2010
3) Varie ed eventuali

Data l’importanza dei punti all’ordine del giorno è importante la vostra presenza.

Una cena per celiaci a favore del popolo Saharawi

Segnaliamo questa iniziativa di solidarietà a favore dei Saharawi che si terrà stasera al Vergani (da Estense.com)

foto_polisarioParteciperà anche il sindaco Tiziano Tagliani alla cena di beneficenza prevista per questa sera, venerdì 22 gennaio, nella sede dell’istituto professionale Orio Vergani a Palazzo Pendaglia, in via Sogari 3. Intento dell’iniziativa è quello di presentare il progetto dal titolo “Educazione alla diversità, gestione di un’intolleranza alimentare: la celiachia” avviato in collaborazione dallo stesso istituto professionale e dall’Associazione italiana celiachia (AIC), per la formazione dei futuri operatori di cucina e di sala. Il ricavato della serata sarà devoluto a un’iniziativa di solidarietà internazionale a favore del popolo saharawi.

Aminatou Haidar ha vinto. Niente sarà più come prima

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Luciano Ardesi, Presidente dell’Associazione nazionale di solidarietà con il popolo sahrawi

aminatouIl coraggio di Aminatou ha vinto. Aminatou Haidar, la militante sahrawi dei diritti umani è rientrata nella notte a El Aiun, senza condizioni. Dopo 32 giorni di sciopero della fame, il Marocco ha ceduto davanti alla sua determinazione di rientrare nel proprio paese, anche se occupato. Il re ha dovuto prendere atto del coraggio e della forza di Aminatou e nello stesso tempo del più grave errore politico compiuto durante i suoi dieci anni di monarchia assoluta espellendo Aminatou verso le Canarie. La questione del Sahara Occidentale è andata sulle prime pagine dei giornali e delle tv, per non parlare del web, dopo vent’anni di oblio, e ciò grazie alla nonviolenza di una donna sahrawi, e
non per il rumore delle armi.

Vincere si può, anche con l’azione pacifica, chiara, determinata, nonviolenta. A niente è servita la repressione selvaggia che ha colpito questa donna, sequestrata per quasi quattro anni, in un centro segreto con gli occhi bendati, picchiata, arrestata, condannata, messa in prigione per altri mesi.

Aminatou Haidar non ha mai smesso di proclamarsi sahrawi, e di rivendicare, prima ancora che per sé, per il proprio popolo il rispetto dei diritti fondamentali a cominciare dal diritto all’autodeterminazione.

Le Nazioni Unite e la comunità internazionale devono ora prendere in mano risolutamente la questione del Sahara Occidentale. Il Consiglio di sicurezza non può più limitarsi a invitare le due parti, Marocco e Fronte Polisario a discutere. E’ apparso evidente in tutti questi anni che il Marocco non conosce altra lingua che quella della repressione. Il Consiglio di sicurezza deve farsi garante del rispetto dei diritti umani nei territori occupati. La missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale (MINURSO) è l’unica delle Nazioni Unite dove la salvaguardia dei diritti umani non sia contemplata tra gli obiettivi. La Francia non ha, oggi come ieri, alcuna ragione per opporsi all’estensione del mandato della MINURSO. Tutti i prigionieri politici sahrawi devono essere liberati, a partire dai sette attivisti dei diritti umani in carcere a Casablanca.

Anche l’UE deve fare la propria parte. Non è ammissibile che chiuda gli occhi davanti alle proprie responsabilità. La vicenda di Aminatou non avrebbe mai avuto luogo senza la complicità della Spagna che ha accettato l’espulsione di Aminatou sul suo territorio. La Spagna deve denunciare una volta per tutte l’accordo con il quale il 14 novembre (lo stesso giorno dell’espulsione di Aminatou verso la Spagna!) 1975 cedette la propria colonia al Marocco e alla Mauritania infischiandosene del diritto all’autodeterminazione solennemente enunciato un mese prima dalla Corte internazionale dell’Aia.

L’UE si appresta a concedere dal 2010 lo status privilegiato al Marocco, ignorando le continue violazioni dei diritti fondamentali tanto nel Sahara Occidentale occupato che nel Marocco stesso.

Questo ennesimo insulto alla dignità e alla libertà tanto dei marocchini che dei sahrawi non può più essere consumato. Inoltre l’UE inizierà i negoziati per un nuovo accordo di pesca col Marocco. Lo scandalo dell’inclusione delle acque del Sahara Occidentale, contrario a tutti i principi del diritto internazionale, deve cessare una volta per tutte.

Niente sarà come prima. Il coraggio di Aminatou ha posto la questione della decolonizzazione sotto una nuova luce.

Tesseratevi a Oltre|Confine per il 2010

tesseraarciSe siete interessati a partecipare alle attività di Oltre|Confine vi invitiamo a contattarci all’email info@oltreconfine.info oppure a venirci a trovare presso l’Arci (Contrada della Rosa 14 a Ferrara) negli orari di apertura della sede provinciale.

L’adesione ad Oltre|Confine è libera. L’associazione è affiliata all’ARCI. La tessera costa 10 € e da diritto all’entrata in tutti i circoli e a tutte le convenzioni riservate ai soci Arci.

Uno scambio linguistico tra il liceo classico Ariosto e le scuole di Buenos Aires

Da La Nuova Ferrara del 08/11/2009  ed. Nazionale  p. 17

Il liceo classico Ariosto, indirizzo linguistico, ha partecipato con dodici studentesse selezionate in base al merito scolastico, delle classi 4E, 4L e 4X dell’anno scolastico 2008/09, al progetto «I banchi vuoti».
Si tratta di uno scambio culturale con il Colegio Nacional di Buenos Aires che ha avuto lo spagnolo come lingua di riferimento. Le responsabili del progetto sono state le professoresse Mariella Ravasini e Nora Lhomy, con patrocinio e contributo di Comune e Provincia di Ferrara e Associazione Oltreconfine. La prima parte dello scambio si è realizzata tra il 14 e il 26 aprile con un viaggio delle studentesse nella capitale argentina, accompagnate dalle due docenti. A distanza di qualche mese, il Liceo «Ariosto» ospita a Ferrara i ragazzi argentini e due insegnanti per continuare il percorso culturale. La delegazione sudamericana è arrivata venerdì mattina all’aeroporto di Bologna, quando alle 10,30 studenti e genitori hanno “prelevato'” tutti gli ospiti per il trasporto a Ferrara e il soggiorno in famiglia. La giornata centrale è stata ieri nella sede del Liceo classico: dopo il ricevimento della dirigente scolastica Mara Salvi e delle autorità estensi con visita alla scuola, alle 10 c’è stata la visione di brani del documentario “La strada di Levi” con introduzione e conclusioni del dottor Jorge De Iure. Al termine alcune riflessioni sui lavori degli studenti relativi alla vita di Primo Levi, mentre nel pomeriggio la professoressa Manuela Zanirato ha accompagnato ospiti argentini alla visita di Ferrara.

Accoglienza dei bimbi saharawi 2009 – la rassegna stampa

Solidarietà per i bimbi saharawi
La Nuova Ferrara del 22/08/2009  p. 16
Sono ospiti in questi giorni nel Ferrarese – OLTRE CONFINE Vengono dal campo profughi nel deserto

“Oltre Confine”, associazione di Volontariato per i Diritti, in collaborazione con il Comitato ferrarese di Solidarietà con il Popolo Saharawi “Nati Liberi” e con il Patrocinio e contributo del Comune e della Provincia di Ferrara, promuove e coordina il progetto di accoglienza di 9 bimbi Saharawi (e di un loro accompagnatore) provenienti dai campi profughi allestiti da più di vent’anni nella parte più dura del deserto del Sahara presso Tindouf (Algeria). I bimbi, nell’ambito del consueto Progetto di accoglienza e d’interscambio con i loro coetanei ferraresi, saranno nel Ferrarese fino al 25 agosto. Il progetto compie tra l’altro proprio quest’anno il suo decimo anniversario. Il Popolo Saharawi vive da ormai 30 anni lontano dalla sua patria, il Sahara Occidentale, attualmente occupato dal Marocco, cercando di riottenere le sue terre con metodi di lotta diplomatici e del tutto non violenti. I Saharawi sono tra le popolazioni più alfabetizzate d’Africa: l’istruzione e la cultura rivestono una funzione fondamentale; la priorità è costruire competenze e figure professionali in grado di dirigere e amministrare lo Stato libero e indipendente del Sahara Occidentale di cui aspettano con pazienza e in modo pacifico la restituzione. Ciò potrebbe avvenire se il Marocco accettasse di indire il referendum sull’indipendenza, previsto dalla risoluzione n.690 del 1990 delle Nazioni Unite e per il quale le stesse Nazioni Unite avevano organizzato una missione – Minurso -, tuttora presente in loco e continuamente rifinanziata. Si tratta di un’accoglienza che ha come obiettivi primi quelli di allontanare dal deserto i più piccoli (è proprio nei mesi di luglio e agosto che le temperature nel deserto raggiungono anche i 60°) e di sottoporli ad accertamenti sanitari completi e ad eventuali cure mediche. Il progetto di accoglienza che l’associazione Oltre Confine promuove e coordina grazie alla presenza di circa 20 volontari, unisce agli aspetti più “umanitari” dell’accoglienza, un programma di iniziative che prevede occasioni di incontro con i bambini ferraresi presso i Cre di Arciragazzi, gite e ospitalità presso alcune comunità della provincia (Lido di Volano, Ostellato, Tresigallo), momenti di gioco all’aria aperta, laboratori artistici. La realizzazione del progetto è possibile anche grazie al contributo della Vab – protezione civile di Ferrara. Per 10 giorni la nostra comunità avrà la possibilità di conoscere realtà lontane e spesso sconosciute, attraverso la presenza dei bimbi Saharawi, attraverso i loro volti e le loro parole. Al termine del soggiorno ferrarese i bambini rientreranno nei campi profughi con la consapevolezza che esiste un altro mondo oltre il deserto e che il loro popolo non è da solo nella lotta per l’indipendenza.

Un Sorriso dal deserto
Il Resto del Carlino del 22/08/2009 ed. FERRARA  p. 15

«OLTRE CONFINE», associazione di volontariato per i diritti, in collaborazione con il Comitato ferrarese di Solidarietà con il popolo Saharawi «Nati Liberi» e con il patrocinio di Comune e Provincia, promuove e coordina il progetto di accoglienza di 9 bimbi Saharawi (e di un loro accompagnatore) provenienti dai campi profughi allestiti da più di vent’anni nella parte più dura del deserto del Sahara presso Tindouf (Algeria). I bimbi, nell’ambito del consueto Progetto di accoglienza e d’interscambio con i loro coetanei ferraresi, visiteranno città e provincia dal 17 al 25 agosto. Il progetto compie tra l’altro proprio quest’anno il suo decimo anniversario. Il Popolo Saharawi vive da ormai 30 anni lontano dalla sua patria, il Sahara Occidentale, attualmente occupato dal Marocco, cercando di riottenere le sue terre con metodi di lotta diplomatici e del tutto non violenti. I Saharawi sono tra le popolazioni più alfabetizzate d’Africa: l’istruzione e la cultura rivestono una funzione fondamentale; la priorità è costruire competenze e figure professionali in grado di dirigere e amministrare lo Stato libero e indipendente del Sahara Occidentale di cui aspettano con pazienza e in modo pacifico la restituzione. Ciò potrebbe avvenire se il Marocco accettasse di indire il referendum sull’indipendenza, previsto dalla risoluzione 690 del 1990 delle Nazioni Unite e per il quale le stesse Nazioni Unite avevano organizzato una missione – Minurso -, tuttora presente in loco e continuamente rifinanziata. Ferrara, da molti anni, sostiene la causa Saharawi in modo convinto attraverso diverse iniziative, tra le quali i patti di amicizia siglati da Comune e Provincia con la wilaya di Smara e i progetti di cooperazione internazionale e di accoglienza dei bambini durante il periodo estivo. Si tratta di un’accoglienza che ha come obiettivi primi quelli di allontanare dal deserto i più piccoli (è proprio a luglio e agosto che le temperature nel deserto raggiungono anche i 60°) e di sottoporli ad accertamenti sanitari completi e ad eventuali cure mediche. Il progetto di accoglienza che l’associazione Oltre Confine promuove e coordina grazie alla presenza di circa 20 volontari, unisce agli aspetti più “umanitari” dell’accoglienza, un programma di iniziative che prevede occasioni di incontro con i bambini ferraresi presso i Cre di Arciragazzi, gite e ospitalità presso alcune comunità della provincia (Lido di Volano, Ostellato, Tresigallo), momenti di gioco all’aria aperta, laboratori artistici. La realizzazione del progetto è possibile anche grazie al contributo della Vab – protezione civile di Ferrara. Per 10 giorni la nostra comunità avrà la possibilità di conoscere realtà lontane e spesso sconosciute, attraverso la presenza dei bimbi Saharawi, attraverso i loro volti e le loro parole.

Progetto salute in Chiapas. Pesca a Migliaro.

delegazionePesca di Beneficenza per sostenere i Centri di Salute nella comunità indigene zapatiste dal 12 al 14 giugno dalle 19,30 alla Fiera di Migliaro.

Chiapas, Sud del Messico. Le comunità indigene zapatiste unite al Comune di Migliaro da un Patto di Solidarietà sottoscritto nel 2005, hanno creato in questi anni delle strutture sanitarie autonome e gratuite, alle quali la popolazione in resistenza può rivolgersi in totale sicurezza. Non altrettanto accade nelle strutture sanitarie statali, dove chi si oppone al Governo centrale messicano che non riconosce i diritti delle minoranze e ne sfrutta i territori, viene schedato e subisce persecuzioni.

Il Comune di Migliaro, unitamente al Tavolo Chiapas che dal 2006 riunisce la Provincia e il Comune di Ferrara, il Comune di Portomaggiore e le associazioni Oltre Confine, Commercio Alternativo, Caffé Tatawelo, In-Differenza, nella realizzazione di progetti concreti e mirati come l’acquisto di cisterne per raccogliere l’acqua piovana, la costruzione di una scuola, l’acquisto di attrezzature per la lavorazione di un caffé di qualità, ha organizzato in occasione della Fiera di Migliaro una

PESCA DI BENEFICENZA PER SOSTENERE I CENTRI DI SALUTE NELLE COMUNITA’ INDIGENE ZAPATISTE

in palio prodotti di artigianato locale etnico ed equo solidale

SUPER PREMIO FINALE un accappatoio originale della Spal 1907 offerto dai tifosi che sostengono il progetto

Il ricavato della PESCA servirà a finanziare il progetto dell’associazione In-Differenza per l’invio, nelle comunità indigene, di studenti e personale medico, medicinali di prima necessità, attrezzature mediche e materiale didattico.