Dal novembre del 2004, OC è in contatto con gli operai che stanno autogestendo la fabbrica di Ceramica Zanon in Argentina. OC ritiene che questa esperienza sia un modello di riconversione economica esemplare per sostenibilità ed utilità sociale. Per questo ha studiato varie forme di sostegno all’attività della fabbrica. La prima è stata l’invio, per mano del regista Marco Bechis, di una telecamera che possa servire agli operai per documentare la loro resistenza e i soprusi che subiscono. E creare un archivio video che possa trasmettere la memoria di questa esperienza.
Per consolidare questo rapporto, OC ha invitato a Ferrara, nel mese di novembre 2005, una delegazione composta da Dalia Echevarria, operaia della fabbrica FASINPAT (ex-Zanon) addetta ai controlli di qualità, Alejandro Quiroga operaio addetto alla mnutenzione dei macchinari e Gabriela Suppicich, Docente Facoltà di Diritto e Scienze Sociali – Università di Comahue.
Resoconto della visita, Novembre 2005
In queste giornate, i delegati della fabbrica argentina hanno potuto visitare la fabbrica di ceramica Sant’Agostino, e conoscerne i rappresentanti degli operai iscritti al sindacato CGIL. Questo ci parso molto interessante perch ha permesso loro di avere un reale scambio politico e umano. Inoltre in questa occasione hanno potuto vedere come lavorano i loro colleghi qui e di che tipo di macchinari si avvalgono. Questo stato formativo sia da un punto di vista tecnico che commerciale.
Venerdì 25, il giorno dello sciopero nazionale contro la finanziaria, i delegati argentini hanno partecipato con le loro bandiere alla manifestazione cittadina organizzata dai sindacati, che ne hanno ricordato la presenza, salutandoli dal palco nel discorso di chiusura. La sera dello stesso guionro, Delia, Gabriela e Alejandro hanno partecipato alla poriezione del film documentario sulle fabbriche recuparate “The Take” di Avi Lewis e Naomi Klein. Al termine hanno raccontato al centinaio di persone presenti la loro esperienza ed hanno risposto alle domande.
Noi di Oltre Confine crediamo che questa visita sia stata molto importante sia per permettere a noi di conoscere direttamente quest’altra faccia della crisi argentina, sia per permettere a loro di allacciare nuovi contatti economici e politici.