accoglienza

Assemblea di Oltreconfine il 31 maggio

Ciao a tutti,

è convocata l’assemblea di Oltreconfine il giorno 31 maggio 2010 alle
ore 21.00 presso l’ARCI di Ferrara, Contrada della Rosa 14, in seconda
convocazione.

L’O.d.G. sarà il seguente:

1) Approvazione del bilancio 2009
2) Accoglienza Saharawi
3) Eventuale collaborazione con l’Associazione Casa degli Angeli di Daniele
4) Varie ed eventuali.

Vista l’importanza dei punti all’ordine del giorno, spero riuscirete
ad essere presenti.

Ciao e grazie

Pietro Pinna

Accoglienza dei bimbi saharawi 2009 – la rassegna stampa

Solidarietà per i bimbi saharawi
La Nuova Ferrara del 22/08/2009  p. 16
Sono ospiti in questi giorni nel Ferrarese – OLTRE CONFINE Vengono dal campo profughi nel deserto

“Oltre Confine”, associazione di Volontariato per i Diritti, in collaborazione con il Comitato ferrarese di Solidarietà con il Popolo Saharawi “Nati Liberi” e con il Patrocinio e contributo del Comune e della Provincia di Ferrara, promuove e coordina il progetto di accoglienza di 9 bimbi Saharawi (e di un loro accompagnatore) provenienti dai campi profughi allestiti da più di vent’anni nella parte più dura del deserto del Sahara presso Tindouf (Algeria). I bimbi, nell’ambito del consueto Progetto di accoglienza e d’interscambio con i loro coetanei ferraresi, saranno nel Ferrarese fino al 25 agosto. Il progetto compie tra l’altro proprio quest’anno il suo decimo anniversario. Il Popolo Saharawi vive da ormai 30 anni lontano dalla sua patria, il Sahara Occidentale, attualmente occupato dal Marocco, cercando di riottenere le sue terre con metodi di lotta diplomatici e del tutto non violenti. I Saharawi sono tra le popolazioni più alfabetizzate d’Africa: l’istruzione e la cultura rivestono una funzione fondamentale; la priorità è costruire competenze e figure professionali in grado di dirigere e amministrare lo Stato libero e indipendente del Sahara Occidentale di cui aspettano con pazienza e in modo pacifico la restituzione. Ciò potrebbe avvenire se il Marocco accettasse di indire il referendum sull’indipendenza, previsto dalla risoluzione n.690 del 1990 delle Nazioni Unite e per il quale le stesse Nazioni Unite avevano organizzato una missione – Minurso -, tuttora presente in loco e continuamente rifinanziata. Si tratta di un’accoglienza che ha come obiettivi primi quelli di allontanare dal deserto i più piccoli (è proprio nei mesi di luglio e agosto che le temperature nel deserto raggiungono anche i 60°) e di sottoporli ad accertamenti sanitari completi e ad eventuali cure mediche. Il progetto di accoglienza che l’associazione Oltre Confine promuove e coordina grazie alla presenza di circa 20 volontari, unisce agli aspetti più “umanitari” dell’accoglienza, un programma di iniziative che prevede occasioni di incontro con i bambini ferraresi presso i Cre di Arciragazzi, gite e ospitalità presso alcune comunità della provincia (Lido di Volano, Ostellato, Tresigallo), momenti di gioco all’aria aperta, laboratori artistici. La realizzazione del progetto è possibile anche grazie al contributo della Vab – protezione civile di Ferrara. Per 10 giorni la nostra comunità avrà la possibilità di conoscere realtà lontane e spesso sconosciute, attraverso la presenza dei bimbi Saharawi, attraverso i loro volti e le loro parole. Al termine del soggiorno ferrarese i bambini rientreranno nei campi profughi con la consapevolezza che esiste un altro mondo oltre il deserto e che il loro popolo non è da solo nella lotta per l’indipendenza.

Un Sorriso dal deserto
Il Resto del Carlino del 22/08/2009 ed. FERRARA  p. 15

«OLTRE CONFINE», associazione di volontariato per i diritti, in collaborazione con il Comitato ferrarese di Solidarietà con il popolo Saharawi «Nati Liberi» e con il patrocinio di Comune e Provincia, promuove e coordina il progetto di accoglienza di 9 bimbi Saharawi (e di un loro accompagnatore) provenienti dai campi profughi allestiti da più di vent’anni nella parte più dura del deserto del Sahara presso Tindouf (Algeria). I bimbi, nell’ambito del consueto Progetto di accoglienza e d’interscambio con i loro coetanei ferraresi, visiteranno città e provincia dal 17 al 25 agosto. Il progetto compie tra l’altro proprio quest’anno il suo decimo anniversario. Il Popolo Saharawi vive da ormai 30 anni lontano dalla sua patria, il Sahara Occidentale, attualmente occupato dal Marocco, cercando di riottenere le sue terre con metodi di lotta diplomatici e del tutto non violenti. I Saharawi sono tra le popolazioni più alfabetizzate d’Africa: l’istruzione e la cultura rivestono una funzione fondamentale; la priorità è costruire competenze e figure professionali in grado di dirigere e amministrare lo Stato libero e indipendente del Sahara Occidentale di cui aspettano con pazienza e in modo pacifico la restituzione. Ciò potrebbe avvenire se il Marocco accettasse di indire il referendum sull’indipendenza, previsto dalla risoluzione 690 del 1990 delle Nazioni Unite e per il quale le stesse Nazioni Unite avevano organizzato una missione – Minurso -, tuttora presente in loco e continuamente rifinanziata. Ferrara, da molti anni, sostiene la causa Saharawi in modo convinto attraverso diverse iniziative, tra le quali i patti di amicizia siglati da Comune e Provincia con la wilaya di Smara e i progetti di cooperazione internazionale e di accoglienza dei bambini durante il periodo estivo. Si tratta di un’accoglienza che ha come obiettivi primi quelli di allontanare dal deserto i più piccoli (è proprio a luglio e agosto che le temperature nel deserto raggiungono anche i 60°) e di sottoporli ad accertamenti sanitari completi e ad eventuali cure mediche. Il progetto di accoglienza che l’associazione Oltre Confine promuove e coordina grazie alla presenza di circa 20 volontari, unisce agli aspetti più “umanitari” dell’accoglienza, un programma di iniziative che prevede occasioni di incontro con i bambini ferraresi presso i Cre di Arciragazzi, gite e ospitalità presso alcune comunità della provincia (Lido di Volano, Ostellato, Tresigallo), momenti di gioco all’aria aperta, laboratori artistici. La realizzazione del progetto è possibile anche grazie al contributo della Vab – protezione civile di Ferrara. Per 10 giorni la nostra comunità avrà la possibilità di conoscere realtà lontane e spesso sconosciute, attraverso la presenza dei bimbi Saharawi, attraverso i loro volti e le loro parole.

I dieci giorni ferraresi dei bimbi profughi Saharawi

Dal Resto del Carlino del 21 agosto 2008

Immagine 10SI SONO tanto divertiti a giocare con i loro coetanei ferraresi, lasciati andare ad ‘oh’ di meraviglia vedendo i prati verdi o l’acqua del mare che non conoscevano e hanno gustato, imparando a usare forchetta e coltello, alcuni piatti tipici della nostra zona. Eppure oggi quando partiranno dall’Italia per tornare nel campo profughi a sud ovest dell’Algeria dove normalmente vivono, i nove bimbi (tutti tra i 6 e gli 8 anni) e il quattordicenne portatore di handicap Saharawi ospitati per dieci giorni a Ferrara non saranno tristi perché qui hanno vissuto una bella esperienza ma là ci sono i loro genitori e il loro modo di vivere che li aspetta. L’accoglienza (l’iniziativa, giunta al nono anno, è promossa da Associazione Oltreconfine, Comitato Nati Liberi e Arci Ferrara) ha come obiettivo principale, come ricorda il vicepresidente dell’Arci Paolo Marcolini, quello di sottoporre i bimbi ad un check-up medico, oltre che di toglierli per due mesi (prima di Ferrara erano stati ospitati in altre città) dal caldo torrido del deserto, fare conoscere al mondo la realtà di un popolo da decenni in esilio e fare invece conoscere agli stessi bimbi altri bambini al fine di una loro integrazione con altre culture. Obiettivi centrati, sottolinea Marcolini, grazie alla collaborazione di Comune, Provincia e Azienda ospedaliera.