terremoto

La consegna dei fondi a Ishinomaki

Hiroki consegna il poster con i donatori ferraresi al presidente dell'associazione Manbou

Hiroki consegna il poster con i donatori ferraresi al presidente dell’associazione Manbou

Hiroki Yamada ha consegnato al presidente dell’associazione Manbou i 700 euro raccolti a Ferrara assieme a Oltre Confine lo scorso 11 marzo 2012 in occasione del primo anniversario del terremoto e dello tsunami che hanno distrutto il Giappone.

Queste le parole del presidente:

“Ringraziamo Ferrara e tutta l’Italia per il sostegno offerto al Giappone in un momento difficile. Stiamo lavorando intensamente per  ricostruire”.

Nella foto la consegna del poster con tutte le foto dei donatori. Guarda il poster.

il poster con i donatori ferraresi

il poster con i donatori ferraresi

Tsunami: Ishinomaki ringrazia Ferrara

la raccolta fondi per il Giappone organizzata a Ferrara l'11/03/12

la raccolta fondi per il Giappone organizzata a Ferrara l’11/03/12

Nel marzo scorso, quando con un gruppo di studenti giapponesi residenti a Ferrara, abbiamo organizzato una raccolta fondi per i danni subiti dal loro paese a causa del terremoto e dello tsunami, mai avremmo immaginato che di lì a poco un simile tragico evento avrebbe colpito anche noi.

Ora, mentre qui a Ferrara procede faticosamente la ricostruzione, si sono invertiti i ruoli: sono gli amici giapponesi a farci coraggio e darci la loro solidarietà, e per questo li ringraziamo molto.

Hiroki realizza un ritratto durante la raccolta fondi per il Giappone organizzata a Ferrara l'11/03/12

Hiroki realizza un ritratto durante la raccolta fondi per il Giappone organizzata a Ferrara l’11/03/12

Con il loro esempio ci mostrano che la vita riprende anche dove è stata spazzata via dal sisma e dall’acqua, e il disastro diventa un’occasione per ripensare un nuovo modo di costruire, una nuova convivenza tra uomo e ambiente.

Hiroki Yamada, giovane architetto giapponese si occupa proprio di questo e con la sua associazione Manbou, sta seguendo la ricostruzione della cittadina costiera di Ishinomaki, stimolando la partecipazione dei cittadini.

le case di emergenza costruite a Ishinomaki dopo lo tsunami

le case di emergenza costruite a Ishinomaki dopo lo tsunami

Hiroki frequenta a Ferrara il master Ecopolis in Politiche Ambientali e Territoriali Per la Sostenibilità e Sviluppo Locale della Facoltà di Economia. E’ lui che l’11 marzo scorso nell’anniversario del terremoto e dello tsunami in Giappone, ha organizzato in collaborazione con Oltre Confine, la raccolta fondi che grazie alla generosità dei ferraresi ha raggiunto la quota di 700 euro.

In questi mesi è andato a vedere come sono stati impiegati quei soldi. Questo è il suo racconto.

Le donazioni degli amici di Ferrara sono state divise tra le varie attività che stiamo facendo: ricostruzione del museo del manga, principale attrazione turistica del luogo, costruzione di un mercato temporaneo per sostituire i negozi distrutti,  creazione di mini-teatri e realizzazione diversi eventi culturali.

Oltre a questo lavoriamo a stretto contatto con il consiglio comunale e con la cittadinanza per far capire che la città non può essere ricostruita a ridosso del mare come prima, ma deve avere dei criteri di maggior sicurezza.

Ho sentito delle le vittime del terremoto a Ferrara nel mese di maggio. Purtroppo non potevo muovermi da Ishinomaki, ma avrei voluto restituire personalmente l’aiuto.

Le nostre relazioni con l’Italia risalgono a molti secoli fa. Ricordo di una nave giapponese (la San Juan Bautista) che nel 1614 arrivo’ in Italia a Civitavecchia, per incontrare il papa. L’equipaggio

della nave imparo’ una canzone italiana che poi porto’ in Giappone. Credo che per una città come Ferrara, ricca di tradizione e di storia, la ricostruzione sarà sicuramente efficace.

Prego per la rapida ricostruzione di Ferrara.

Vai alle immagini della consegna dei fondi e del poster dei donatori ferraresi.

Ishinomaki dopo lo tsunami

Ishinomaki dopo lo tsunami

Ferrara e il Giappone: un anniversario di solidarietà per il terremoto

Domenica 11 Marzo, ricorre il primo anniversario del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone. Anche Ferrara vuole ricordare questa tragica ricorrenza con un’iniziativa di speranza.

Dalle 10 alle 17 di domenica, davanti alla Libreria Melbook, gli studenti giapponesi residenti in città organizzano un banchetto nel quale doneranno ideogrammi e caricature in cambio di un’offerta per le popolazioni colpite.

L’idea è venuta a Hyroki Yamada, giovane architetto, in città per frequentare il master Ecopolis in Politiche Ambientali e Territoriali Per la Sostenibilità e Sviluppo Locale della Facoltà di Economia.

Durante l’emergenza Hyroki è partito come volontario per prestare soccorso alle zone distrutte.

A malincuore ha poi lasciato il suo paese, con la volontà di approfondire la sua formazione e  successivamente tornare per lavorare alla ricostruzione.

Le offerte che verranno raccolte domenica, serviranno a finanziare gli incontri di urbanistica partecipata che un team di architetti sta organizzando in Giappone al fine di ripensare assieme ai cittadini un nuovo modo di costruire che scongiuri ulteriori disastri.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione ferrarese Oltre Confine, da anni impegnata per la difesa dei diritti umani.