Dal deserto algerino a Ferrara per testimoniare la difficile situazione del popolo saharawi

saharawi_ferraraNei loro occhi hanno tutta la vivacità e la curiosità tipica della loro giovanissima età, ma sulle spalle portano già il peso della difficile e annosa situazione del loro popolo. Sono i bambini saharawi ospiti in questi giorni a Ferrara grazie all’iniziativa di accoglienza coordinata dall’associazione Oltre confine e sostenuta dal Comune e dalla Provincia di Ferrara, dalla Regione Emilia Romagna e da altri enti locali e associazioni del territorio. I nove piccoli africani, tre maschi e sei femmine fra i nove e undici anni d’età, sono giunti in città ieri, domenica 17 agosto e vi rimarranno fino a venerdì 22, con alloggio alla Casa senza frontiere e con una ricca agenda di visite e appuntamenti in programma tra Ferrara e provincia.
“Per il quindicesimo anno – ha ricordato stamani in conferenza stampa il presidente dell’associazione Oltreconfine Pietro Pinna – Ferrara accoglie un gruppo di bambini saharawi, provenienti dai campi profughi dell’Algeria e testimoni della complessa situazione di sospensione che da quarant’anni sta vivendo il loro popolo. I viaggi in Europa di questi piccoli ambasciatori saharawi hanno il duplice scopo di richiamare l’attenzione su questa vicenda ancora non risolta e di permettere agli stessi bambini di conoscere altre realtà e godere di cure sanitarie gratuite. In questi giorni, infatti, i piccoli saranno sottoposti a visite mediche offerte dal sistema regionale per verificare l’eventuale presenza di problemi da curare”. Ma nell’agenda dei giovani ospiti ci sono anche un tour del castello estense, gite al parco degli sceriffi ecologici di Tresigallo, a Ro ferrarese e ai lidi, oltre a pranzi e cene in varie strutture del territorio.
Un ringraziamento a nome dei piccoli saharawi è giunto a Comune e associazioni ferraresi dall’accompagnatore del gruppo, Luchaa el Hamahi, che ha ricordato la problematica situazione dalla quale provengono i piccoli e l’importanza per loro di un’esperienza come quella che stanno vivendo.
Ulteriori ringraziamenti sono stati espressi anche dall’assessore comunale alle Politiche per la Pace Annalisa Felletti che ha richiamato sia l’impegno della Regione Emilia Romagna volto ad offrire ai giovani ospiti l’accesso all’assistenza sanitaria, sia le iniziative dei diversi soggetti del territorio “che permetteranno ai piccoli di portarsi a casa bellissimi ricordi”, sottolineando soprattutto l’attività dell’associazione Oltre confine “che da tanti anni gestisce con passione questo progetto”. “Al popolo saharawi – ha proseguito l’assessore Felletti – va invece il nostro plauso per l’atteggiamento pacifico che in tutti questi anni ha scelto di adottare nel perseguimento della propria autodeterminazione, un atteggiamento che andrebbe sostenuto come esempio da imitare per affrontare tanti altri conflitti nel mondo”.
LA SCHEDA a cura dell’associazione Oltre confine

Progetto di accoglienza estiva dei bambini saharawi
Oltre confine, associazione onlus per i diritti, in qualità di associazione che aderisce al Comitato ferrarese di solidarietà al Popolo Saharawi ‘Nati liberi’, in collaborazione con il Coordinamento Regionale di Solidarietà per il Sahara Occidentale, con la Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia e con l’Associazione Nazionale di solidarietà con il Popolo Saharawi propone da ormai 14 anni un Progetto di accoglienza di un gruppo di bambini provenienti dai campi profughi Saharawi.
Il progetto sarà interamente gestito da volontari con il sostegno di enti locali ed associazioni e garantisce continuità rispetto ai progetti analoghi presentati gli anni passati dal capofila Arci del Comitato ferrarese di solidarietà al Popolo Saharawi ‘Nati liberi’.
La scelta di effettuare il progetto di accoglienza nei mesi estivi dipende dalle difficili caratteristiche climatiche del deserto algerino: i mesi estivi di luglio e agosto, infatti, risultano essere i più torridi dell’anno (la temperatura può raggiungere anche i 50° C). Ciò contribuisce ad aggravare le condizioni di salute dei più deboli: bambini, anziani e malati sono chiaramente le categorie più a rischio.
Per alleviare le sofferenze, da alcuni anni il Fronte Polisario organizza soggiorni estivi in Italia e Spagna, affinché i bambini possano passare l’estate in climi più salubri e temperati, ed affrontare le cure mediche di cui hanno bisogno.

Obiettivo:
Lo scopo dell’accoglienza è quello di favorire la conoscenza tra i bambini Saharawi ed i bambini ferraresi.
Durante le esperienze di scambio promosse negli anni passati i piccoli Saharawi hanno infatti convissuto con i loro coetanei ferraresi raccontando gli aspetti della cultura e della tradizione del popolo Saharawi ed imparando a conoscere la nostra lingua e le nostre tradizioni.
Con i semplici linguaggi dei gesti, dei colori, dei disegni, della musica ed in certi casi anche delle parole, si è potuto portare a termine uno scambio culturale, che ha profondamente arricchito chiunque sia venuto in contatto con i piccoli profughi.

Ospitalità:
Si tratta di un gruppo di 9 bambini, con un accompagnatore/interprete che è coordinatore del gruppo ospitato.
I bambini saranno alloggiati presso una struttura unica a Ferrara (la Casa senza frontiere) mentre enti, circoli, associazioni e qualsiasi altro soggetto interessato a vario titolo nei diversi aspetti dell’accoglienza si impegnano a fornire vitto e sostegno agli ospiti, curando anche gli aspetti logistici e ricreativi della permanenza.

Attività:
Il piano delle iniziative giornaliere prevede che i piccoli ospiti partecipino a varie attività organizzate per loro dall’Associazione.
Nei momenti liberi verranno organizzati incontri ed attività che possano essere per gli ospiti momenti di divertimento e socializzazione.
Le tante associazioni che hanno appoggiato il progetto si sono già rese disponibili ad ospitare ed a offrire ai bambini attività le più diverse e ciascuno per i propri settori d’intervento. Sono infatti in programma anche alcune gite in Provincia per incontrare quelle comunità e quei paesi che durante l’anno hanno espresso l’interesse ad incontrare esponenti di una cultura lontana ed affascinante.

Laboratori:
Durante il soggiorno a Ferrara verranno proposti ai piccoli ospiti alcuni laboratori per imparare a costruire piccoli strumenti e giochi con materiali di recupero e facilmente reperibili anche all’interno dei loro territori. In particolare potrà essere interessante offrire ai piccoli la possibilità di seguire un breve corso di fotografia, ciascuno con la propria macchina fotografica, per mostrare come un bambino vede ed interpreta il mondo al di fuori dei campi profughi e che per la prima volta conosce. Sarà anche l’occasione per produrre nei periodi successivi materiali (calendari, poster, cartoline…) con la vendita dei quali sostenere il Comitato e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione Saharawi.
Aspetti Sanitari:
Durante il soggiorno ferrarese in accordo con il Fronte Polisario sarà a disposizione un pediatra che avrà il compito di monitorare la salute dei bambini e di far compiere loro tutti i controlli medici prima del rientro nei campi.

Mediatore culturale:
Per tutta la durata dell’accoglienza estiva ci si avvarrà della collaborazione di un mediatore culturale in lingua araba, per agevolare i volontari nel loro lavoro e per avere un sostegno nel rispetto della cultura e della religione di questi piccoli ambasciatori di pace.

Volontariato:
Il progetto è interamente gestito dai volontari dell’associazione Oltre Confine (20 volontari).

La rete:
Nei diversi anni (il progetto di accoglienza è iniziato infatti nel 2000) si è potuto costruire e consolidare una rete di soggetti, enti privati e pubblici, che ogni anno si attivano per far passare a questi piccoli ambasciatori di pace un soggiorno ricco di esperienze positive.

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